Spagna: destituito il governo catalano, Rajoy assume la presidenza

Spagna: destituito il governo catalano, Rajoy assume la presidenza

La Catalogna dichiara unilateralmente la Repubblica

La crisi catalana è arrivata alla svolta. Gli atti ufficiali si moltiplicano e l’impressione che la resa dei conti sia vicina inizia a divenire palpabile.

Con un decreto pubblicato questa mattina sul Boletìn Oficial de Estado, la Gazzetta Ufficiale spagnola, il Primo Ministro Rajoy ha assunto la carica di Presidente della Catalogna. I ministri del governo centrale si sono suddivisi gli altri dicasteri catalani.

È questo il primo passo ufficiale del governo iberico dopo la Dichiarazione di Indipendenza, pronunciata ieri da Puigdemont. Il parlamento catalano aveva poco prima votato l’indipendenza, mentre i membri unionisti lasciavano l’aula.

L’assunzione della carica di Presidente della Catalogna da parte di Rajoy costituisce di fatto il primo effetto dell’annullamento dell’autonomia catalana concessa a suo tempo da Madrid. E si tratta della prima volta dalla fine del regime di Franco che l’autonomia di una regione viene sospesa.

Ma questa decisione non è la sola. In campo giudiziario si registra l’inquisizione del maggiore Josep Lluìs Trapero, capo dei Mossos d’Esquadra, la Polizia Catalana. L’accusa è di “sedizione” per le manifestazioni a Barcellona del 20 e 21 settembre. Trapero è indagato a piede libero, mentre già dal 16 ottobre scorso sono in carcere i presidenti delle due principali organizzazioni della società civile indipendentista, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, accusati dello stesso reato. Trapero ha anche l’obbligo di non lasciare la Spagna.

Nuove elezioni indette dal governo di Madrid

È stata anche resa nota la data delle prossime elezioni in Catalogna, che saranno indette il 21 dicembre.

La situazione resta tesa anche perché una buona parte della popolazione ieri era scesa in piazza per celebrare l’indipendenza. Si è assistito a scene di giubilo e anche molta commozione. La folla riunita nelle strade ha seguito lo spoglio delle schede accompagnandolo con un tifo calcistico. Dopo aver sottolineato con boati ogni voto favorevole, la gioia è esplosa al raggiungimento del 70° voto. A quel punto è stato intonato spontaneamente l’inno della Catalogna.

Nonostante ciò la popolazione sembra spaccata. Sono anche molti i catalani che ai microfoni dei cronisti hanno dichiarato la propria tristezza per lo strappo.

Puigdemont e i suoi collaboratori rischiano fino a 30 anni di carcere.

 

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